Mixer set. 2015 – Cosa cambia con il Jobs Act

18 Settembre 2015

UNA RIFORMA POSITIVA E APPREZZABILE, MA SERVE UN RIPENSAMENTO DEL RUOLO E DELLA FUNZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E DATORIALI
Jobs Act, due parole (straniere) ormai entrate nel linguaggio comune per dire riforma del mercato del lavoro. L’ennesima, potrebbe dire qualcuno dal momento che l’Italia, a partire dalla riforma Treu per passare alla legge Biagi e poi alla riforma Fornero e perché no alla Giovannini, sembra diventato il paese delle riforme del lavoro.

Quest’ultima, se poi sarà veramente l’ultima, appare carica di aspettative per la perdurante crisi in cui è nata. Come le altre leggi con il suo seguito di estimatori e detrattori: i primi volendo attribuire al solo cambiamento normativo un ruolo salvifico, i secondi a sottolineare le possibili contraddizioni che inevitabilmente finiscono per annidarsi in provvedimenti di così vasta portata come quelli previsti dalla legge delega, alcuni già operativi mentre per altri il Governo ha predisposto gli schemi di decreto legislativo per sottoporli all’esame delle commissioni parlamentari.

leggi l’intero articolo a cura di Silvio Moretti pubblicato su Mixer settembre 2015 in allegato

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