SILB: GALLIPOLI, ESEMPIO DELLA BUONA MOVIDA
SILB: GALLIPOLI, ESEMPIO DELLA BUONA MOVIDA
L’ordinanza del Sindaco di Gallipoli mette d’accordo tutti: residenti, turisti, operatori commerciali, Istituzioni e forze dell’ordine.
È bastato saper scaglionare bene gli orari di apertura e di somministrazione fra le differenti tipologie di pubblico esercizio per creare l’equilibrio necessario a salvare la buona movida ed evitare gli effetti dannosi dei ritrovi scriteriati e abusivi, quindi pericolosi per la tutela della salute pubblica.
Si tratta di poche regole semplici, ma ferree che hanno già ricevuto il benestare del prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Esse consistono nella chiusura degli stabilimenti balneari a inizio serata, a cui seguirà la chiusura di pub e ristoranti a serata inoltrata, per lasciare spazio fino alle 4 del mattino solo alle discoteche.
«L’ordinanza – spiega il Prefetto – fa parte di un progetto iniziato quasi tre anni fa grazie a un finanziamento europeo. Il proposito è quello di creare una rete di responsabili della legalità. Il progetto consiste nel costruire banche dati destinate, soprattutto grazie ad accordi sottoscritti con la magistratura, ad assicurare la circolarità di tutte quelle informazioni necessarie ad assicurare il rilascio in tempi rapidi delle informative antimafia. Lì per lì l’ordinanza sulle chiusure ha suscitato diverse proteste ma in un incontro in Prefettura siamo riusciti a mettere tutti d’accordo e ad evitare ricorsi al TAR. L’immagine di un territorio che decide in totale accordo di perseguire la legalità è più remunerativa di qualche ora in più di apertura».
Gallipoli si pone in questo modo come esempio alle cui linee di principio potrebbero ispirarsi altri Comuni per evitare gli effetti deleteri della cosiddetta “malamovida” che porta a privare turisti e cittadini del meritato svago nelle sere d’estate. Lo scorso anno il Salento è stato l’esempio negativo di una movida sfuggita spesso di mano a cui si è dovuto mettere rimedio per evitare il continuo degenerare di situazioni pericolose.
«È mia intenzione – ha commentato Maurizio Pasca, presidente del Silb, l’associazione nazionale delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente a Fipe-Confcommercio – rilanciare sul territorio questo esempio e invitare i presidenti delle varie Fipe e Confcommercio locali a parlare con i rispettivi Sindaci affinché possano emanare ordinanze come quella del Primo Cittadino Francesco Errico, dove ognuno ha il suo segmento della giornata, della sera e della notte. Rispettando tali regole non assisteremo più a forme di concorrenza sleale al nostro interno e men che meno alla concorrenza sleale delle feste improvvisate e dei ritrovi abusivi. Anzi, con ordinanze come questa ogni esercente potrà beneficiare dell’attività dell’altro, perché lo stabilimento balneare farà da traino al ristorante che a sua volta farà da traino alla discoteca. È questo un impegno che voglio portare avanti immediatamente anche per rendere subìto operativa la nuova carica di vicepresidente nazionale Fipe che mi è appena stata conferita».
Roma, 2 luglio 2014
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