BAR E RISTORANTI: PREZZI, CONSUMI E … DINTORNI

13 Settembre 2012

Nell’ultimo anno i prezzi della ristorazione sono aumentati del 2,2% a fronte di un tasso d’inflazione generale del 3,2%.
E’ dall’inizio del 2011 che i prezzi di ristoranti e bar mantengono un profilo di crescita moderata in un contesto inflattivo vivace, in particolare nei servizi pubblici locali (acqua, elettricità, rifiuti) e nei prodotti alimentari, voci entrambe pesanti nei costi della ristorazione. 

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Gli effetti sui prezzi sono ben spiegati da alcuni prodotti simbolo del bar come caffè a cappuccino. Rispetto ad un anno fa il caffè è aumentato di tre centesimi ed il cappuccino di due. Attualmente il prezzo medio della tazzina di espresso è di 93 centesimi di euro, mentre per un cappuccino sono necessari, sempre in media, 1,25 euro.
Il panino, un altro prodotto importante per i consumatori italiani (tra chi pranza abitualmente fuori casa lo sceglie uno su quattro), ha un prezzo medio di 2,86 euro con un aumento di otto centesimi rispetto ad un anno fa.

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In ristoranti, trattorie e pizzerie l’inflazione è ancora più fredda. In un anno i prezzi sono aumentati dell’1,9%. Oggi per un pasto in pizzeria (pizza+bevanda) sono necessari 8,81 euro, 21 centesimi più di quanto si spendeva un anno fa (valori medi).
Questa (debole) dinamica dei prezzi è la prova provata di una domanda che non tira. Nel primo semestre di quest’anno le vendite reali della ristorazione, ovvero al netto dell’inflazione, sono calate dell’1,9%.

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Le difficoltà dei consumi si riflettono sull’andamento dei prezzi ma anche sul turnover delle attività di ristorazione. Tra gennaio e giugno del 2012 hanno cessato l’attività 14.004 imprese.

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Roma, 13 settembre 2012

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