MANOVRA, NON ABBASSARE LA GUARDIA SULL’IVA

30 Agosto 2011

La manovra economica bis non prevede, almeno per ora, alcuna variazione sulle aliquote Iva. È questa una delle tante misure del testo profondamente rivisto dopo il vertice di Arcore fra Berlusconi, Bossi ed altri esponenti sia del Pdl che della Lega. Il nuovo disegno dovrà passare l’esame del Senato dove sono previste le audizioni di Istituzioni fra cui Bankitalia che ha già previsto un effetto depressivo e pensa sia necessario un attento monitoraggio sull’attuazione delle misure correttive.

Lo scongiurato aumento dell’Iva dovrebbe avere, almeno nella teoria, il vantaggio di riuscire a mantenere inalterati i prezzi, evitando spinte inflazionistiche e di porre un freno al crollo dei consumi. Di effetti depressivi ha parlato anche la Corte dei Conti che si è detta perplessa sul nuovo testo. Lo scongiurato pericolo di aumento dell’Iva è frutto anche del lavoro svolto da Fipe che continuerà a non venire meno durante tutto il resto dell’iter parlamentare e di eventuali altre riforme fiscali.
FIPE auspica, poi, che la riduzione dei costi della politica e che e la soppressione delle province siano immediate, sebbene tali cambiamenti vadano affrontati con modifica costituzionale, e che si affronti strutturalmente e non con interventi tampone il nodo del sistema pensionistico soprattutto in relazione alla parificazione uomo – donna ed all’innalzamento dell’età di abbandono del lavoro, anche al fine di allinearci con i principali paesi comunitari. Resta tutt’ora irrisolto, ad eccezione degli interventi sul sistema cooperativo, il problema della soppressione o riduzione dei regimi fiscali di favore che ancor oggi consentono a troppi soggetti di somministrare alimenti e bevande senza dover corrispondere né imposte dirette, né imposte indirette e nemmeno tributi e tariffe di spettanza dei comuni. Infatti se esiste ancora la necessità di reperire altre risorse economiche, queste andranno cercate, secondo Fipe, su versanti diversi, come per esempio il superamento di deroghe fiscali in modo da creare il concetto tanto auspicato da Fipe di stesse regole per uno stesso mercato.

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CONTINUA LA BATTAGLIA DI FIPE PER IL “NO ALL’AUMENTO DELL’IVA”

SENATO – ESAME MANOVRA DI FERRAGOSTO

anno 2011

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