Alcol non è la prima causa di incidenti stradali
Linea comune fra il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, e il ministro per l’Agricoltura, Luca Zaia sulla demonizzazione dell’alcol.
«I ristoratori – ha spiegato Stoppani alla presenza del Ministro durante un convegno al Vinitaly – hanno solo subito questa campagna contro l’alcolismo. Ma dietro il vino non ci sono solo devianze, anzi il settore enologico è di primaria importanza per l’economia nazionale e non può essere cosi maltrattato. Chi ha competenze istituzionali deve tralasciare i divieti e non lasciare soli gli esercenti dei locali e produttori di vino. I ristoratori sono un facile bersaglio, ma colpire loro non contrasterà l’abuso di alcol. L’alcolismo si combatte con iniziative di formazione, dice la Fipe, e con la cultura».
A rincarare la dose è stato proprio il Ministro Zaia, secondo il quale «Non possiamo pensare che chi beve due bicchieri di Barolo, pari a 0,5 grammi di alcol nel sangue, sia un ubriacone pericoloso. Troppo spesso ci si dimentica di ricordare che gli incidenti dovuti allo stato d’ebrezza dei guidatori in Italia sono solo il 2,9% del totale. Quando si parla di sicurezza stradale – ha concluso il ministro – qualcuno dovrebbe spiegarci delle conseguenze per chi utilizza ansiolitici, chi fuma mentre guida o usa il cellulare, chi ascolta l’autoradio a volume alto
Aprile 2009